Tintura in capo: significato, caratteristiche e storia di questa tecnica

15/03/2024

Si potrebbe dire che la moda sia come una grande storia, simbolicamente e concretamente parlando. È la trama a gettare le basi del racconto, a determinare i percorsi, le svolte e i guizzi creativi. Questo avviene anche in un abito elegante o in un qualunque altro capo d’abbigliamento, nei quali è la trama del filato a sostenere il messaggio, in tutte le sue declinazioni. Di fronte a tecniche diverse utilizzate per dare vita a un tessuto, la tintura in capo è particolarmente apprezzata, poiché permette di dare vita a elementi unici, nei quali una sfumatura non è mai uguale all’altra

Ecco una semplice guida per scoprire cos’è la tintura in capo, com’è nata e quali sono le sue caratteristiche.



Tintura in capo: caratteristiche e storia


Prima di entrare nel merito della sua storia, è bene affrontare prima di tutto il significato di “tinto in capo” e le caratteristiche di questo tipo di colorazione. Con il termine si intende un procedimento che non prevede la colorazione del filato (tintura in filo) o della stoffa (tintura in pezza), ma consiste nel colorare il capo solo dopo la sua realizzazione, verso le fasi finali del processo manifatturiero. La tintura di capi d’abbigliamento attraverso questa tecnica dà vita a un colore meno omogeneo rispetto alle altre modalità, caratterizzato da sfumature irripetibili e da un effetto slavato molto accattivante


Come spesso accade in numerosi settori industriali occidentali, anche nella moda esistono idee le cui origini giungono da molto lontano. Nel caso della tintura in capo l’ideazione delle prime manifestazioni della tecnica va attribuita al Giappone del VIII secolo, dove si era soliti tingere i capi a mano secondo un procedimento chiamato Shibori. In base a questa tecnica un capo (in genere in seta, cotone o canapa) veniva annodato e in seguito messo a bagno con il colore. In base alle caratteristiche e alla posizione dei nodi, lo Shibori dava vita (e lo fa tuttora) a pattern diversi.


Quando la tecnica fu riproposta in Occidente, anche l’Italia se ne fece pioniera, poiché recuperò il modello giapponese e lo sottopose a ulteriori sviluppi, fino a introdurre la tintura in capo nel mercato dell’abbigliamento. Il responsabile di questa innovazione all’interno della moda italiana fu il designer Massimo Osti, che negli anni ‘70 non si limitò a recuperare ciò che gli orientali già avevano inventato con ottimi risultati, ma lo perfezionò assieme ai dipendenti e collaboratori della sua azienda, limitando i difetti in fase di tintura. 


Dopo Osti, altri grandi esponenti del fashion assunsero questo procedimento come passaggio fondamentale per la creazione dei propri capi d’abbigliamento, decretando la sua grande diffusione. La tintura in capo è utilizzata oggi da molti brand per presentare al pubblico capi caratterizzati da qualità e unicità



Procedimento e vantaggi della tintura in capo


A una primissima occhiata alcuni esempi di tintura in capo sembrerebbero non presentare molte differenze rispetto ad altre tecniche, ma basta avvicinare un po’ lo sguardo al filato per rendersi conto di quanto questo procedimento sia distante dai suoi “colleghi”. 

Per ottenerlo si parte dal capo grezzo o bianco, che viene preparato per la tinta. Viene poi immerso all’interno di vasche contenenti il colore o messo in appositi macchinari simili a lavatrici, che possono essere regolati in base all’effetto che si vuole ottenere. 

Il risultato presenta dei tratti estetici notevoli che si vanno ad aggiungere ai numerosi vantaggi di questa tipologia di tintura: 


  1. 1. La tintura in capo permette di ottenere un colore disomogeneo che sottolinea la profondità delle sfumature. L’effetto ottenuto - che sembra quasi “usurato”, dona al capo un fascino vintage notevole. 
  2. 2. Questo sistema permette di tingere in un unico passaggio capi composti da materiali e fibre diversi. È infatti possibile tingere capi in lana o in cotone, tingere capi in pelle e in velluto, nonché di utilizzare una gamma piuttosto ampia di colorazioni. 
  3. 3. Diverse fasi del processo di tintura vengono eseguite da un’unica macchina, evitando così all’azienda di acquistare macchinari diversi e di spendere più soldi in manutenzione. 
  4. 4. I tempi di produzione vengono ridotti rispetto a quelli previsti per la tintura in filo e per la tintura in pezza. Di conseguenza anche i costi sono inferiori. 
  5. 5. Ogni capo è unico nel suo genere, poiché la tintura in capo dà vita a sfumature irripetibili. 
  6. 6. Tingere i vestiti solo in seguito permette ai brand di soddisfare di volta in volta le esigenze del mercato, riducendo i fondi di magazzino dovuti a capi già colorati rimasti invenduti. 
  7. 7. La tintura in capo si presta alla personalizzazione, poiché durante la fase di colorazione possono essere ricercati specifici effetti. 
  8. 8. Questa tipologia di tintura è più rispettosa dell’ambiente, poiché utilizza un minor dispendio d’acqua e un minor utilizzo di sostanze chimiche dannose. Anche lo spreco di tessuto è inferiore rispetto alle altre modalità di colorazione. 

La tintura in capo non è tuttavia esente da qualche punto debole, come per esempio una certa attenzione nell’utilizzo di componenti metalliche non in ferro, poiché le sostanze utilizzate per la colorazione potrebbero rovinarle. Anche le cuciture devono essere precise, per agevolare la penetrazione del colore nel tessuto. 

È inoltre necessario sottoporre i capi a dei controlli regolari da parte di personale qualificato, per assicurarne la qualità.

Tendenze e consigli di abbinamento


Grazie alla sua versatilità, la tintura in capo può essere applicata a moltissimi prodotti diversi, dagli strati inferiori a quelli superiori di un outfit, motivo per cui spopola tra le nuove collezioni. È difficile stabilire delle regole di stile, poiché un look composto da capi tinti in questo modo può essere creato in molti modi diversi, a seconda delle tue preferenze e degli stili che ti affascinano di più. A contribuire alla grande popolarità di questo modo di concepire il tessuto è la capacità di quest’ultimo di adattarsi tanto agli outfit casual quanto a quelli più formali ed eleganti, donando loro un appeal particolare. 


Come si abbinano però le caratteristiche estetiche di questa tecnica? Ecco di seguito qualche breve consiglio in base ai diversi stili: 


  • - Casual/sportivo: per ottenere un outfit rilassato per la vita di tutti i giorni non c’è niente di meglio che un paio di pantaloni tinti in capo. Puoi scegliere un modello chiaro, scurito sulle zone delle cuciture, oppure un pantalone scuro, scolorito sui dettagli e dall’effetto usurato sulla lunghezza della gamba. In entrambi i casi puoi abbinare questi capi a una felpa con cappuccio monocolore o con colori a contrasto. Anche un maglioncino creerà un ottimo effetto. Concludi con un paio di scarpe da ginnastica o di sneakers bianche, un outerwear come la giacca bomber o una quattro tasche, e l’outfit è servito! 

  • - Urban: puoi puntare su denim dall’effetto scolorito o usurato, con strappi o dettagli decorativi, abbinandoli a una semplice maglietta tinta unita e a un giubbotto tinto in capo lasciato aperto. In alternativa alla maglietta puoi optare anche per una camicia con pattern finestrato oppure una in lana o velluto ottenuta con la stessa tecnica. A completare l’outfit puoi aggiungere un cappello anch’esso tinto in capo. 

Per un effetto urban chic è possibile optare per dei pantaloni chino marroni slim fit o regular fit, grigi o neri tinti con questa tecnica, su un maglioncino turtleneck e su un cappotto lungo, concludendo con un berretto in lana.


  • - Vintage: la tintura in capo si sposa alla perfezione con i look retro. Per rievocare l’energia e la vitalità degli anni ‘80 si possono per esempio indossare capi con pattern, sfumature o scoloriture particolari nonché giacche bomber con tessuto sintetico e colori vivaci. Puoi optare anche per dei pantaloni tinti in capo, una camicia aperta sul collo e una cintura in pelle. 

Non mancano inoltre tra questo stile anche le giacche ispirate ai divi di hollywood degli anni ‘40/’50. La tintura di un montone in capo per esempio - così come tingere giacca di pelle - conferisce a questo elemento moda un aspetto vissuto, quasi rovinato.


  • - Military: la moda che si ispira allo stile militare tiene in grande considerazione la tintura in capo, poiché offre sfumature e pattern affascinanti. Uno tra tanti è il camouflage, che può essere proprio ottenuto tramite questa tecnica per tingere i capi d’abbigliamento. Se vuoi creare un outfit di questo tipo, rilassato e casual, ma grintoso, puoi puntare su un paio di pantaloni verde militare con pattern mimetico, su un maglione nero o marrone scuro. Una field jacket verde o beige, una giacca cargo o una giacca aviatore in pelle possono essere il tocco di stile finale, assieme a un paio di accattivanti anfibi neri! 

  • - Elegante/formale: dopo aver conquistato il mondo del casual, la tintura in capo non manca di conquistare anche gli amanti del fashion sofisticato. L’ideale in questo caso è puntare sulla sobrietà e sull’equilibrio visivo negli abbinamenti. 

Per donare un tocco chic al tuo outfit puoi optare per dei pantaloni chino, abbinati a un turtleneck, a dei mocassini e a un capo outerwear. Per un’occasione ancora più speciale puoi invece utilizzare una camicia tinta in capo, abbinata a un paio di pantaloni dal taglio classico, a una cravatta o a un papillon, e a delle stringate nere in pelle

Sono soprattutto le giacche ad adattarsi alla perfezione a questa tecnica, poiché quest’ultima offre a finiture e dettagli quell’unicità spesso molto richiesta tra i prodotti sartoriali. Puoi quindi mantenere un tono giovanile e meno impostato abbinando uno spezzato (composto da pantaloni in lana e maglioncino) a una giacca monopetto tinto capo. Via libera anche alle doppiopetto, per un look da vero gentlemen! Accogli nel tuo guardaroba i toni autunnali con i jersey finestrati, oppure esalta il tuo lato chic con giacche monocolore in lana, cashmere o velluto nei toni del blu, del grigio, del marrone e del rosa, un colore che ha ritrovato il proprio spazio anche nella moda uomo! 

Non mancano infine le elegantissime declinazioni tinte in capo dei completi eleganti. Se vuoi indossare un due pezzi capace di mostrare sfumature uniche nei dettagli, puoi farlo con modelli beige, marroni o verde oliva a righe sottili, con i finestrati in lana o con i monocolore regular fit. Completa il tutto con una sofisticata pochette da uomo!